Anche il profumo é proibito?

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Gli uomini possono chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non possono sottrarsi al profumo. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini.
Patrick Süskind, dal libro Il profumo

Ieri ho scritto (qui) di come il tatto sia diventato un senso proibito, almeno per quel che riguarda il con-tatto tra persone.
Non ci possiamo stringere la mano, abbracciare.
Non possiamo nemmeno scambiarci un segno di pace.

Ma se senza toccare possiamo sopravvivere (almeno per un po’), senza respirare no. Non possiamo.
Il Covid-19 è un virus che provoca polmonite e infatti la maggior parte dei decessi sono dovuti a difficoltà respiratorie.
La ragione principale dell’emergenza è legata alla mancanza di posti letto in rianimazione, alla grande richiesta di ventilatori per la respirazione assistita.
Già, senza respirare, si muore.

Eppure ora dobbiamo cercare di proteggere il respiro, mettendo una mascherina filtrante che dovrebbe avere lo scopo di impedire ai microscopici virus di entrare in bocca o nel naso (leggi qui l’articolo).

Se la mascherina filtra il virus, sicuramente filtra anche le molecole degli odori e dei profumi, che sono più grandi.
Qui un interessante articolo sulle caratteristiche delle molecole odorose.

Questo virus ci vuole togliere anche il profumo.
Secondo la citazione in apertura di questo articolo, chi domina il profumo domina il cuore degli uomini.
Allora se il virus sta dominando il profumo, sta dominando anche il nostro cuore?
Per certi aspetti si, è evidente.
Lo conferma lo stato emotivo generale, degli Italiani, ma anche di tutti gli altri abitanti del pianeta Terra.
La sensazione di spaesamento è sicuramente molto maggior nelle città così deserte troppo presto la sera (guarda il video).
In montagna la quotidianità è meno stravolta. Il silenzio non viene avvertito come vuoto da riempire a tutti i costi, con qualsiasi rumore. La solitudine è una compagna non necessariamente sgradita.
Per le stesse ragioni anche la mancanza di profumo si avverte di più in città che in campagna o in montagna.
Anche prima del Coronavirus, ovviamente.

Quindi se per il ovviare alla mancanza di con-tatto suggerivo di abbracciare un albero, accarezzare un fiore, per non dimenticarci del potere del profumo suggerisco di annusare lo stesso fiore, di annusare l’erba.
Alcuni profumi sono ora proibiti e lontani, perciò bisogna approfondire quelli che ancora possiamo sentire.
Un dolce appena sfornato. Lo hai mai fatto un dolce? E’ la volta buona per provare.
Un bicchiere di vino. Oltre a scaldare ha un ottimo profumo.

Quando è stato annunciato il primo decreto “Resto A casa” alcuni giornalisti si chiedevano la ragione per cui le profumerie potessero rimanere aperte.
Forse i nostri governanti lo sanno che abbiamo bisogno di annusare?
Ovviamente le ragioni saranno ben altre, e certo i profumi industriali poco possono in territorio emotivo.
Ma è risaputo che i profumi sono i migliori veicoli per i ricordi. Basta sentire un profumo, anche a distanza di molti anni, che subito la memoria viene proiettata in quel luogo, quel tempo, quella persona.
Allora forse ci conviene evitare che gli unici odori di questo brutto periodo siano quelli di Amuchina, disinfettate, lattice.
Forse conviene avere un profumo piacevole, nuovo, associato a un momento bello dentro questa serie di brutti ricordi che stiamo accumulando.

Oggi sono stato a fare la spesa, ho trovato dei fiori che non avevo mai comprato. Li ho messi in un vaso, li ho annusati.
Un giorno, passando davanti a un fioraio dirò
“Mi ricordo questo profumo, era il mio rifugio felice all’interno della mia casa, dove ero costretto a stare. Li annusavo ogni volta che entravo in soggiorno, e la sera, con la TV spenta e il telefono pure, ascoltavo canzoni che mi facevano viaggiare”.

Il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell’apparenza, del sentimento e della volontà. Non si può rifiutare la forza di persuasione del profumo, essa penetra in noi come l’aria che respiriamo penetra nei nostri polmoni, ci riempie, ci domina totalmente non c’è modo di opporvisi.
Patrick Süskind, dal libro Il profumo

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