Elisabetta e la sua passione per il teatro

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Sono Elisabetta, non vedente, ed amo recitare.

Vi voglio raccontare la mia esperienza teatrale di quest’anno perché è stata molto interessante.

La compagnia teatrale Berardi Casolari formata da Gianfranco Berardi attore e autore non vedente e da Gabriella Casolari attrice e regista, in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Milano ha organizzato un laboratorio teatrale che è iniziato nel mese di luglio 2018 ed è terminato il 29 maggio scorso con uno spettacolo finale al teatro Elfo Puccini.

Il laboratorio che comportava un incontro mensile, sabato e domenica dalle 11,30 alle 18, è stato costituito da 10 attori non vedenti e da 4 attori vedenti che si sono integrati perfettamente, formando un gruppo compatto ed omogeneo che ha lavorato sempre in perfetta armonia.

Durante laboratorio abbiamo affrontato il tema della diversità, della crisi e della perdita sia come racconto autobiografico portando fuori la nostra esperienza personale sia come metafora di una situazione esistenziale che sempre di più oggi pare somigliare a quella di un cieco.

I nostri validissimi insegnanti ci hanno portato ad indagare ed affrontare dinamiche sceniche e ci hanno aiutato a costruire materiali teatrali in cui abbiamo potuto esprimere la nostra creatività.

Le tecniche usate sono state tutte di carattere artistico: training fisico e vocale, esercizi di improvvisazione verbale e scrittoria, indagine della scena.

Grazie a tutto questo lavoro artistico si sono potuti creare monologhi, dialoghi, immagini utili per il montaggio finale.

Abbiamo preso come testo di riferimento “I giganti della montagna” di Pirandello oltre a testi poetici di Borges e John Milton sulla cecità

Per realizzare lo spettacolo finale ci siamo “ritirati” all’Elfo Puccini per cinque giorni provando dalle 14 fino alle 19 ed anche oltre.

Che emozione lo spettacolo finale!

Recitare sul palco di un vero teatro mi ha fatto provare delle profonde emozioni che ricorderò per molto tempo.

Devo dire ancora che questo laboratorio teatrale è stato molto formativo per me, pur essendo impegnativo, perché mi ha aiutato a crescere non solo come “aspirante” attrice ma anche come persona. .

Termino questo mio scritto dicendo che spero vivamente che in autunno l’Unione Ciechi possa organizzare un altro laboratorio,sempre con la compagnia Berardi Casolari, perchè recitare è la passione principale della mia vita.

 

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