Come ci si deve comportare con un familiare, un parente, un amico o un conoscente che ha delle difficoltà uditive?
Se nel caso di incontri sporadici o casuali la sordità, più o meno grave, potrebbe tradursi in una perdita di ascolto, una conversazione complicata o breve, nel caso di una condivisione piu duratura, le difficoltà di comunicazione diventano un problema, una fonte di stress e di frustrazione per tutte le persone coinvolte.
Dal momento che la famiglia rappresenta il contesto quotidiano per eccellenza, quello che viene vissuto maggiormente soprattutto da chi non è più giovane, avere determinati comportamenti ed evitarne altri può essere davvero molto importante per ridurre il disagio di chi è interessato da ipoacusia. Facciamo dunque il punto su quali possono essere, in tale ottica, delle buone regole o consigli.
- Attivare l’attenzione della persona ipoacusica toccando una spalla.
- Cercare di parlare frontalmente, per consintire la lettura del labiale e delle espressioni facciali.
- Mantenere velocità della voce e tono costanti, evitare accelerazioni nel linguaggio, aumento e/o riduzione del tono della voce, evitare di omettere la parte iniziale e/o finale della parola (mangiarsi le parole).
- Cercare di mantenere un filo logico del discorso.
- In situazioni di gruppo parlare uno alla volta, senza sovrapporsi ai discorsi degli altri, attendere il termine delle frasi dette dagli altri.
- Non urlare con astio e/o senso di rimprovero qualora sia necessario ripetere cose già dette. In prima ripetizione è meglio ripetere esattamente la stessa frase, in seconda battuta, meglio cambiare frase se si riesce a esprimere il concetto con minore numero di parole e maggiore semplicità.
- Non urlare. Gli apparecchi acustici, se presenti, amplificando un suono già molto alto e fastidioso, renderanno impossibile la percezione uditiva e creeranno solo disagio e stress acustico.
- Eliminare rumori di fondo, ove possibile, come radio, TV, lavatrice, aspiratore cappa cucina, e se possibile svolgere la comunicazione a distanza da fonti di rumore come motori, altoparlanti musica/radio, traffico stradale, crocchi di altre persone, rumore di torrenti, onde marine.
- Usare una comunicazione semplice e diretta, evitare inutili giri di parole e frasi di riempimento.
- Attendere l’elaborazione della frase e delle parole. Scandire bene le parole con brevi spazi di silenzio.
- Non dialogare tra una stanza e l’altra, oppure a distanza in spazi aperti, anche se la persona ipoacusica dovesse farlo, non udirebbe la risposta.
- Attenzione al vento. Se c’è vento la comunicazione è disturbata dal fruscio del vento nelle orecchie, accade anche in bicicletta.
- Se la persona affetta ipoacusica si è trovata a contatto per lungo tempo con una fonte di rumore o di suono molto alta e quindi fastidiosa, farà + fatica ad ascoltare e a comprendere, perché l’udito è stato affaticato e si è assuefatto ad un certo livello sonoro.
- Se la persona ipoacusica è stata per lungo tempo in silenzio totale per assenza di suoni di sottofondo, si sarà abituata ad un livello sonoro molto basso, quindi è meglio evitare di parlare con tono di voce troppo alto.
- Orari del giorno di maggiore difficoltà uditiva possono essere la mattina o la sera, La persona ipoacusica può non aver ancora indossato gli apparecchi acustici oppure aver perso temporaneamente l’allenamento all’ascolto a causa della pausa notturna. Viceversa, in altri casi, al mattino la persona ipoacusica potrebbe essere ben riposata e attenta perché il senso uditivo non è ancora stato stressato.
- Televisione: nei televisori moderni gli altoparlanti sono dietro lo schermo, questo peggiora la percezione uditiva, può valere la pena di installare altoparlanti esterni e posizionarli davanti allo schermo. Meglio mantenere il sonoro della TV su “parlato” per privilegiare l’ascolto dei dialoghi.
- Evitare sistemi audio Stereo, o con suoni che cambiano la direzione di provenienza per creare effetti di “rotazione” attorno all’ascoltatore.
- Meglio togliere temporaneamente il sonoro della TV quando si parla, per esempio a cena o a pranzo.
- Citofono: può capitare che la persona ipoacusica non riesca a sentire il campanello oppure il telefono. Meglio collegare il campanello anche ad una luce dedicata, in modo che la luce accesa segnali la presenza di qualcuno alla porta. Un Videocitofono può essere utile per facilitare la comunicazione
- Le tipiche incomprensioni ci sono con: altoparlanti sui mezzi pubblici, nei luoghi pubblici, negli uffici che sono provvisti di vetro di separazione (posta, biglietteria, ospedali) o luoghi dove ci sono rumori di sottofondo come autobus, supermercato, negozi affollati, treni, automobili con finestrini abbassati)
- La persona ipoacusica può avere + difficoltà ad ascoltare la voce di persone estranee rispetto a quella di persone conosciute, per le quali c’è una sorta di abitudine.
- Messaggi WhatApp, meglio evitare i vocali e usare le forme scritte.
- Viaggi in macchina, se la persona ipoacusica è alla guida potrebbe avere difficoltà a sentire il ticchettio delle frecce direzionali, oppure il clacson di altre auto. Il rumore del traffico e del motore affaticano l’udito. Attenzione a non fornire indicazioni stradali che possono essere non comprese e/o causare bruschi cambiamenti di direzione e quindi possibili incidenti e/o situazioni pericolose
- La persona ipoacusica potrebbe non aver ancora indossato gli auricolari dopo la doccia, lavaggio faccia, barba, nuoto in piscina, o dopo aver effettuato lavori rumorosi (sega eclettica, trapano, ecc)
- L’apparecchio acustico potrebbe avere le pile scariche, oppure, avere una scarsa prestazione a causa di umidità, polvere, cerume.