Totò Cascio, la Gloria e la Prova

1384

In questi giorni è quasi impossibile non ritrovarsi davanti, su un post social, un sito web, un giornale o in televisione, i grandi occhi sognanti di quel bambino che tutti conosciamo.

Sono gli occhi di Salvatore Totò Cascio, il piccolo protagonista di Nuovo Cinema Paradiso, in una bellissima foto tratta dal film, stampata sulla copertina del suo libro, pubblicato recentemente da Baldini+Castoldi.

Le recensioni sono pressoché ovunque e i suoi interventi di presentazione sono moltissimi.
Sul suo profilo social ci sono foto con Fiorello, Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni.

Nomi noti, come se non bastasse il biglietto da visita di un premio Oscar, la prefazione del grande regista Giuseppe Tornatore, la postfazione di Andrea Bocelli.

Ci vorrebbe una bella colonna sonora.

Ah no, c’è pure quella ed é nientemeno che di Ennio Morricone.

Cosa manca a questo libro per scalare le classifiche? Niente!

E quindi ci auguriamo davvero che succeda.

La ragione per cui scriviamo questo post, non è per raccontare la storia di Totò, che, appunto, potete trovare ovunque, ma per raccontare cosa rappresenta per noi. Noi suoi compagni di viaggio. Noi che, come lui, abbiamo la Retinite Pigmentosa.

Totò, non fa mistero (ormai) del fatto la prova a cui si riferisce nel titolo è la diagnosi di questa malattia della vista che lo ha reso quasi completamente cieco.

Il libro è il racconto del suo percorso, dalle luci della ribalta, al buio della malattia. Un buio psicologico e visivo.

Ma se ora riesce a raccontare questa storia è perchè Totò, dopo aver toccato il fondo, ha cominciato a risalire e ora forse sta assaporando di nuovo un po’ di quella gloria lontana.

Per tutti coloro che vivono la sua condizione questa è l’occasione di ascoltare una storia che può essere simile, per certi aspetti.

Forse non tutti partono dal palcoscenico, ma sicuramente quasi tutte le storie di diagnosi di Retinite Pigmentosa partono dalla normale vita di un adolescente, di un ragazzo.

Tutti noi che abbiamo ricevuto la diagnosi, sappiamo cosa si prova, cosa si sente.

Totò, ci sta dando l’occasione di far conoscere sempre più questa malattia della vista.

Questo giova a chi ce l’ha, perché può, come lui, smettere di nascondersi.

E chi non la conosce, perché si riducono i pregiudizi.

Quindi Totò avanti tutta! Continua cosi! 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.