Da diverse settimana la Compagnia dei Cammini sta inserendo nella propria newsletter delle pillole di Passi Gialli.
Si tratta di brevi testi per raccontare la nostra associazione e il nostro camminare.
Desideriamo raccoglierle qui.
✔ Il video finale
Si intitola “Anche agli Dei piace giallo”, questo documentario racconta la storia dell’iniziativa organizzata dall’associazione NoisyVision con la quale un gruppo di ciechi e ipovedenti ha percorso la Via degli Dei da Bologna a Firenze, per sensibilizzare tutti sul fatto che se si colora di giallo il mondo, e si crede fermamente nella positività, gli ipovedenti e i portatori di altri disturbi possono fare tante tante cose. Forte e commovente. Grazie a Dario, presidente di NoisyVision, per avercelo segnalato.
✔ I passi gialli sono visibili a tutti
Nel numero 245 di questa newsletter vi abbiamo proposto un video, si intitola Anche agli Dei piace giallo. Se ve lo siete perso lo potete vedere qui.
Era il 2016 quando un gruppo di persone tra cui alcune con disabilità sensoriali ha percorso la Via degli Dei. Da allora ne hanno fatta di strada e da oggi comincia un percorso insieme.
Il cammino, inteso come viaggio lento in gruppo, è una delle occasioni ideali per contribuire alla loro missione:
NoisyVision è un’associazione senza scopo di lucro che vuole creare una rete internazionale di persone associazioni e enti che vogliano condividere le loro capacità, risorse e esperienze per rendere più accessibili alle persone con disabilità visive e/o uditive gli ambienti, i servizi e le informazioni, al fine di trasformare la percezione di limite che l’individuo ha per se stesso e per gli altri.
Nei prossimi numeri scoprirete le loro storie, che vi inviteranno a guardare il mondo con occhi nuovi.
www.noisyvision.org
✔ I passi gialli
Mi chiamo Dario Sorgato, ho 43 anni, vivo tra Berlino e l’Italia, amo camminare.
Ho la Sindrome di Usher, una malattia genetica degenerativa che compromette due sensi, la vista e l’udito.
Nel 2017 ho fondato NoisyVision per cercare di trasmettere un atteggiamento positivo a chi condividere questa condizione che ha un forte impatto sulla vita quotidiana.
Prima ancora, insieme ad gruppo di amici, molti dei quali ipovedenti, abbiamo creato l’hashtag #YellowTheWorld, che possiamo tradurre con “coloriamo il mondo di giallo”.
Il giallo è l’ultimo colore che sparisce dalla scala cromatica di chi sta perdendo la vista.
Il giallo, soprattutto in contrasto con il nero, permette di vedere meglio gli ostacoli che incontriamo in ambienti urbani e pubblici.
Colorare il mondo di giallo sarebbe un modo per renderlo più visibile, più accessibile.
Il giallo è anche il colore dell’energia, del sole, dell’ottimismo e della creatività.
Ecco perché lo abbiamo fatto nostro. Portando quest’idea come una bandiera, anche in cammino.
Leggi anche Giallo, il colore dell’inclusione.
✔ I passi gialli
Yellow the world in Himalaya
Nel 2015 ho deciso di portare il simbolo di #YellowTheWorld sul punto più alto del mondo: l’Everest.
Era la prima volta che mi mettevo in cammino con una consapevolezza chiara dei miei limiti di vista e udito.
Il viaggio lo potete ascoltare e vedere in questo film su Youtube.
Al di là della straordinaria avventura, quel cammino mi ha fatto comprendere quanto il mio punto di vista potesse essere una lente di ingrandimento su stimoli sensoriali diversi.
Con molta naturalezza avevo raccontato alla mia guida di come fossi riuscito a capire che ci avvicinavamo a un villaggio grazie al profumo di legna bruciata (per scoprire solo più tardi che sull’Himalaya non bruciano legna ma escrementi di yak).
La mia attenzione era costantemente alta non solo su ciò che vedono gli occhi ma anche sugli altri sensi.
Una campana al collo di uno yak si trasforma in poesia nell’istante in cui riesco a sentirla. Solo, tra l’immensità di quelle montagne, il suono di una campana racconta tutto quello che non vedo.
Racconta il lavoro, la fatica, il freddo, l’aria sottile.
È come una dedica a tutti quelli che sanno chiudere gli occhi e guardare con il cuore.
✔ I passi gialli
14 Febbraio 2022 (474 / anno XXII)
il cammino /252
Che meraviglia questo paesaggio! Esclama Giovanni. Al suo fianco c’è Marco, che è cieco. Giovanni si rende conto che la sua esclamazione di stupore non significa molto per Marco. Allora si avvicina a Marco, gli mette un braccio sulla spalla e dice: Devi immaginare il mare, le onde. Di fronte a noi c’è un mare di nuvole, bianche, morbide. Immagina lo zucchero filato. Un mare di zucchero filato. Ogni tanto da questa distesa ondulata spuntano delle montagne. Noi siamo sopra tutto questo. Siamo più alti delle nuvole. La luce del sole arriva tangente e accentua le ombre e i contrasti. Marco ha perso la vista quando aveva 23 anni. Queste parole hanno ancora un significato. Riesce a ricostruire davanti a sé uno scenario possibile, grazie alle parole di Giovanni. Ha una punta di amarezza per non poter vedere con i suoi occhi. Riesce a vedere attraverso le parole di Giovanni. L’aria tiepida sulla faccia, l’erba sotto i suoi piedi e il profumo di legna gli fanno provare delle sensazioni diverse da quelle di Giovanni, che è concentrato sulla distanza. Marco e Giovanni sono una cosa sola, condividono attraverso le percezioni sensoriali con le parole e con una ricostruzione individuale della realtà. Non ha importanza quale sia quella vera. Sono entrambi immersi in quell’istante che stanno condividendo. Sono nel qui e ora. Insieme. Il silenzio successivo serve a essere l’uno nella percezione dell’altro. Andiamo Marco, gli altri ci aspettano. Andiamo, si. Sono attaccato al tuo zaino, puoi ripartire.
Dario Sorgato
✔ I passi gialli
7 Marzo 2022 (475 / anno XXII)
il cammino /253
Ti ricordi di quel giorno in cui hai provato a camminare a occhi chiusi?
O di quella volta che hai camminato di notte, nel buio più assoluto?
Ti sarai reso conto che il tuo livello di attenzione ha subito un cambiamento. La tua consapevolezza di ogni passo e ogni movimento è aumentata.
Avevi bisogno di stare concentrato per assicurarti che il prossimo passo fosse appoggiato saldamente.
Hai rallentato, hai messo le mani avanti.
Hai finalmente ascoltato i tuoi piedi. Il tuo pensiero era li, a raso terra, ad assicurarti che le pietre non ti facessero scivolare. L’erba era soffice. La sabbia ti faceva perdere un po’ l’equilibrio.
Le tue orecchie erano tese a cercare di capire cosa c’era intorno a te.
Dopo un po’ ti sei accorto che potevi lasciare andare le tue tensioni e fidarti dei tuoi piedi.
Fidarti di te.
✔ I passi gialli
4 Aprile 2022 (476 / anno XXII)
il cammino /254
E tu, ci sei mai arrivato alla fine del mondo? Là dove la terra finisce? Dove comincia il mare? Anzi. Dove finiscono anche loro. I due mari. L’Adriatico e lo ionio. Noi si. Dopo decine di chilometri e migliaia di passi. Siamo arrivati qui. Insieme. Abbracciati. Stanchi. Abbronzati. Felici. Leggeri. Diversi. Nuovi. Amici. Siamo al confine. Con i piedi nell’acqua. Fredda. Non si può andare oltre se non con lo sguardo. Il pensiero. Sull’orizzonte. Lontano. I piedi si rivolgono verso casa. Ma vogliamo prenderci la libertà di non tornare. Non ancora. Il ritmo dei passi è ancora troppo forte dentro di noi per potergli dire semplicemente fermati. È a quel ritmo, con quel tempo, che dovremmo essere in grado di continuare. I piedi lo sanno. Sapranno insegnarlo al cuore.
✔ I passi gialli
5 Maggio 2022 (477 / anno XXII)
il cammino /255
Siamo reduci dal weekend alla fiera Fa’ la Cosa Giusta di Milano.
Sullo sfondo nero del nostro stand uno striscione giallo con la scritta CAMMINI INCLUSIVI, vivi la natura con lo sguardo di chi non vede.
I visitatori che si sono avvicinati, incuriositi dai toni accesi del giallo dei palloncini e delle dozzine di adesivi che hanno pian piano riempito le pareti, hanno avuto la possibilità di ascoltare le nostre storie e i nostri progetti.
Soprattutto le ragioni del nostro colore.
Noi vogliamo abbattere la differenza tra accompagnatore e accompagnato, tra persona vedente e non vedente.
Noi vogliamo semplicemente camminare insieme.
Per quanto semplice, questo approccio ancora stupisce.
Perché la leggerezza parte proprio da noi, che viviamo le difficoltà quotidiane delle disabilità sensoriali.
In cammino ci sono solo o passi e la condivisione dello sguardo.
Se vuoi scoprire perché allo stand c’era una cavallo clicca qui.
✔ I passi gialli
24 Maggio 2022 (478 / anno XXII)
il cammino /256
La primavera comincia in marzo, esplode in maggio.
Che si viva in città o in campagna il profumo di fiori è ovunque.
Anche a Milano ci sono siepi di profumatissimo gelsomino.
Si dice che chi ha una limitazione di un senso, accentui l’uso degli altri.
Per l’olfatto c’è poco da fare.
È un senso talmente emozionale che è impossibile non essere travolti dal potere dei profumi.
L’olfatto li porta nel sangue.
Perché i profumi sono fratelli del respiro.
Dai fiori al cuore passando per il naso.
A volte non ci facciamo caso.
Se in questi giorni sarai in cammino, cerca un fiore, annusalo e associa quel profumo ai tuoi passi.
Se un giorno lo sentirai ancora, sarà come essere di nuovo in viaggio.
✔ I passi gialli
27 Settembre 2022 (482 / anno XXII)
il cammino /260
Che questa sia l’estate più calda di sempre è ormai noto.
Siccità mai vista, tempeste, incendi e ghiacciai in ritiro.
C’è di che preoccuparsi.
Ma allo stesso tempo bisogna imparare ad adattarsi.
Dario Sorgato lo dice in un recente servizio del TgPadova Telenuovo dove paragona il cambiamento climatico alla degenerazione della Sindrome di Usher.
Lui ha imparato ad adattarsi al peggioramento della vista e questo è quello che tutti dovremo imparare a fare.
Se saremo in grado di adattarci con la velocità con cui cambiano le condizioni climatiche, è tutto da vedere.
Il cammino è uno degli strumenti che Dario usa per trasferire questo messaggio.
Come abbiamo visto durante gli eventi in collaborazione con NoisyVision, il cammino insegna a pensare a un modo diverso di stare insieme, così come ad adattarsi a quello che si presenta lungo la strada.
Pioggia, vento, sole, caldo, freddo.
Sono condizioni che non possiamo scegliere.
Soltanto affrontare nel migliore dei modi.
Così come i limiti imposti da una malattia a volte vanno semplicemente accettati.
Per poi adattarsi alla vita migliore possibile entro questi confini.
✔ I passi gialli
14 Ottobre 2022 (483 / anno XXII)
il cammino /261
Se pensi all’autunno quale è la prima cosa che ti viene in mente?
Credo che siano in molti ad associare l’autunno alle foglie che cadono.
Già in questo sono coinvolti tutti i sensi.
Le tonalità cromatiche dal rosso al marrone, dall’arancione al giallo accendono la vista.
Il suono croccante delle foglie secche sotto i nostri piedi delizia l’orecchio tanto quanto il vento che soffia tra i rami facendo vibrare quelle ancora attaccate.
Il profumo di un bosco umido rinfresca le narici.
Il gusto delle castagne e del vino novello hanno il sapore del raccolto.
Le sensazioni tattili sono il filo conduttore di tutte quelle citate.
L’autunno è da toccare.
Da prendere e afferrare.
Allo stesso tempo l’autunno è la stagione che ci suggerisce di lasciare andare, ancora come gli alberi lasciano andare le foglie.
Per prepararci al cambiamento.
Introspettiva e sensoriale è una stagione da vivere a fondo e camminare nella natura è sicuramente il modo migliore per farlo.