Ctrl+Alt+Canc: Riavvia il Sistema.

1616

Nei giorni appena successivi alla dichiarazione della zona rossa per tutta l’Italia girava su tutti i social il video di un TED Talk del 2015 dal quale si evince che Bill Gates aveva previsto tutto.
La prossima epidemia? Non siamo pronti.

Il video, in effetti, è abbastanza sconcertante perché l’inventore di Windows aveva messo in guardia il mondo sulla possibilità che
quanto evitato nel 2014 con l‘epidemia di Ebola non fosse invece possibile evitarlo in caso di un altro virus.
Ed eccoci qua, nel bel mezzo di una pandemia globale.
E l‘aveva detto l’uomo più ricco del mondo, non un complottista qualunque.
A proposito di complotti, girano anche altre voci che dicono che il Coronavirus sia proprio opera del vecchio Bill, come dimostrerebbe Event 201, un esperimento organizzato da Johns Hopkins Center for Health Securityin collaborazione con World Economic Forum e Bill and Melinda Gates Foundation.

A mio avviso le teorie complottiste servono solo ad alimentare il panico e destabilizzare le istituzioni, ma devo amemttere che hanno il loro fascino e che a volte possono dare le risposte a qualcosa di inspiegabile. Sono più credibili della casualità di un virus che passa da un pipistrello a un pangolino e all’uomo.

Ma, ovviamente, non sapremo mai la verità.
Come per tanti altri disastri umani, per tanti omicidi illustri e intrighi di potere.

Tuttavia vorrei chiamare in causa Bill Gates per un altro motivo, ovvero per il famoso comando di riavvio del sistema operativo Windows, Ctrl+Alt+Canc.
Pare che il triplice comando non fosse una sua invenzione, anzi, è addirittura un rimpianto, ma è sicuramente merito suo se è diventato cosi’ famoso.
Il comando torna utile in questi giorni.

Il sistema pianeta, il sistema umanità erano inceppati, a rischio collasso e qualcuno ha pensato fosse ora di schiacciare i tre pulsanti e riavviare il sistema.
Ctrl, Alt e Canc.
Blocca, Cambia Utente, Disconnetti, Gestione Attività.
Riavvia
Arresta.
Annulla.

Forse non era ancora il momento di arrestare il sistema.
Magari poteva essere interessante un cambia utente.
Tipo che qualche extraterrestre prendeva il posto dell’umanità.
Oppure i pipistrelli prendevano il comando, o magari i conigli, i cani, le api.
Ecco, se il le api prendessero il comando del mondo forse avremmo qualche possibilità di salvezza.
Ma non è andata cosi’.
Se “Disconnetti” non credo che lo abbia mia cliccato nessuno, si poteva dare un’occhiata alle attività in corso per vedere quale aveva inceppato il sistema.
E qui ne avremmo per molto.
Le attività aperte contemporaneamente erano tantissime e il sistema era sotto un enorme sforzo.
A dir poco surriscaldato.
Talmente surriscaldato che si stava sciogliendo.
Anzi, si sta ancora sciogliendo.
Erano aperti tutti i programmi possibili. Lavoro, viaggi, guerre, tecnologia, pesca a strascico, deforestazione, sfruttamento delle risorse, …. Tutti i software aperti contemporaneamente in un hardware che era lo stesso da qualche milione di anni e che non era stato aggiornato.
Erano troppe, non si poteva sapere quale fosse quella che stava inceppando il sistema.
E chiunque abbia cliccato i tre tasti ad un certo punto avrà guardato il tasto “Annulla”.
E ci avrà pensato.
Ora, qualcuno potrebbe pensare che quei tre tasti li abbiano schiacciati i cinesi, qualcun altro gli americani.
Molti pensano che li abbia schiacciati Dio, o comunque un’intelligenza superiore.
Chiunque sia stato quando ha guardato, per un tempo ignoto, il tasto “Annulla” alla fine ha deciso di non schiacciarlo.
Era ora di riavviare.
Forse era entrato un virus.
Chissà se l’Antivirus era aggiornato.
Forse i virus vengono immessi nei sistemi per poter vendere gli Antivirus.

Ed eccoci qui.
Siamo ancora in fase di spegnimento, senza sapere quando partirà il reboot.
Chiunque sia stato a riavviare, siamo noi, invece, che avremo il potere di decidere quali attività riaprire appena il sistema riparte.
La cosa che sappiamo è che l’Antivirus non era aggiornato, e che probabilmente il sistema si è inceppato per un virus, ma questo virus potrebbe essere stato generato dall’eccesso di attività avviate in contemporanea.
Tutto da verificare, stiamo ancora spegnendo e solo dopo aver riavviato potremo far girare un programma di diagnostica.

Non serve essere ingegneri per capire che se tutto ripartirà come prima, anzi più veloce per recuperare il tempo perduto durante lo spegnimento, ci ritroveremo di nuovo in questa situazione.
Se saremo ancora noi gli utenti, dovremmo riaggiornare il sistema.
E possibilmente cambiare alcune delle attività.

Se tutta questa grande allegoria Micromorbida ha un senso, allora il sistema dovrebbe funzionare meglio appena riparte.
Ora dovremmo lasciar raffreddare un po’ la CPU.

Cosa c’entra tutto questo con NoisyVision?

Se in questo blog si parla di temi legati all’ipovisione a alla cecità è inevitabile che io trovi una somiglianza con chi si ritrova da un giorno ad un altro a fare i conti con una disabilità visiva. Non e’ il mio caso, visto che ho la possibilità di adeguarmi al cambiamento in un lungo periodo, ma è il caso di chi diventa cieco in seguito a un incidente.
Da un giorno ad un altro bisogna riavviare il sistema, che in questo caso e’ il nostro corpo, E mettere al comando un nuovo utente.
Già’ perché in questo caso è previsto un cambiamento dell’utente, il nuovo io cieco alla guida dello stesso corpo.

Tornando al sistema pianeta, è ora in fase di riavvio, vale la pena prendere parte a questo grande disegno, rendendoci conto che non siamo altro che dei piccoli impulsi elettrici, che a volte si spengono lungo il percorso, prima di aver portato a destinazione l’informazione che avevano in carica.
Siamo pulsazioni in un grande disegno universale,
Anche il sistema Terra non conta nulla all’interno del più grande sistema universale.
Cosa gliene importa alle stelle di noi?
Cosa gliene importa alle altre galassie di noi?
On, off.
Ci accendiamo e ci spegniamo, ma non siamo niente.
Forse se ci rendiamo conto di quanto le nostre vite siano insignificanti nel disegno delle storia non umana, ma, ancora, universale, riusciremo a prendere tutto con una maggiore leggerezza e, magari, a rassegnarci al fatto che questo sforzo globale per estirpare il virus, potrebbe avere davvero l’effetto di rigenerare il sistema.
E magari farci riconoscere un senso nell’On/Off delle nostre vite.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.