Disabili in quarantena, i problemi nascosti e le soluzioni.

di
10 marzo 2020

Quello che affrontiamo è di sicuro un momento delicato.
Per certi aspetti molti di voi ora possono capire quello che persone con disabilita’ vivono quotidianamente, da sempre.
Pensate ai sordociechi, che fanno fatica  a uscire di casa e che quindi in isolamento, ci sono quasi costretti.
Per i disabili con una discreta autonomia, invece, si presentano sfide aggiuntive.

OMS: non lasciate soli i disabili visivi

La “cattività” è una costrizione collettiva, ma per alcune persone con difficoltà uditive si aggiunge il problema di non poter leggere il labiale di un interlocutore che porta la mascherina. Per un cieco, invece, il problema diventa quello di trovare un accompagnatore disposto a stare a meno di un metro di distanza.

Ora, potremmo stare qui a stilare il decalogo dei problemi ma non è il nostro stile. Vogliamo dare soluzioni e fare rete.

Il primo modo intelligente per cercare di debellare il virus è stare a casa. Rimanere in casa non significa non frequentare più le persone. Al contrario, abbiamo più tempo per chiamarle o inviare dei video o audio messaggi. Gli amici si vedono nel momento del bisogno e quando TUTTI abbiamo bisogno è più facile essere amici.

Fare cose nuove. Forse è la pozione magica per non impazzire. Chiediamoci tutti: cosa faccio di nuovo oggi? Ok, siamo ciechi o mezzi ciechi, sordi o mezzi sordi ma siamo pieni di risorse. Fare una cosa nuova potrebbe essere la più alta forma di solidarietà: fate sentire la vostra vicinanza a qualcuno. Scrivete una cartolina digitale e mandatela a una persona che non SENTITE o VEDETE da molto. Potreste cambiare la giornata di quella persona.

Mettetevi al servizio degli altri con EMPATIA. Le mascherine sono forse uno strumento salvifico ma impediscono a chi non sente, di capire quello che il suono non veicola. Diffondete la notizia: chi ci sente forse non c’ha mai pensato. Ditelo… “per favore, prendi le distanze e togli la mascherina, ho bisogno di vedere le tue labbra per capire quello che dici”

Cercate qualcuno che sia disposto a prendervi sotto braccio. Se avete bisogno di un accompagnatore non sarà una passeggiata fare una passeggiata. Sembra che le persone non si tocchino più, e forse, in effetti, è la cosa giusta da fare. Tuttavia, se avete dei bisogni il primo passo è scriverli, verbalizzarli, cercare aiuto. La nostra associazione vuole essere un punto di riferimento, noi ci siamo. Forse non riusciremo ad esserci fisicamente ma troveremo il modo di starCI vicino.

Ci sono servizi interessanti che sono stati attivati negli ultimi tempi per chi vive in zone rosse (ora l”Italia è una fragola!). Abbiamo deciso di condividere alcune informazioni utili ad affrontare il quotidiano con serenità, per quanto possibile.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti offre supporti a chi sia in una condizione di bisogno, non difficoltà ma bisogno (perchè le parole hanno un peso e le cose vanno chiamate col loro nome!). All’interno del nostro “simpaticamente sgangherato” gruppo ci sono persone che hanno esperienza e dimestichezza con i “problemi” ma che, soprattutto, conoscono le soluzioni. Se volete saperne di più saremo felici di condividere. Di fatto, non abbiamo la palla magica ma ci siamo!

In sostanza, aiutateci a capire quali siano gli ostacoli di questa nuova quotidianità perché insieme troviamo delle soluzioni. Un piccolo suggerimento che può rendere le cose un po’ meno pensati è quello di mettersi in contatto con le istituzioni e le associazioni, se non scegliete la nostra NIENTE PAURA! Ce ne sono tante altre (certo noi siamo più simpatici!). Le attività sono bloccate ma le persone continuano ad esserci.
Siamo ISOLATI, ma non siamo SOLI.

La presidenza del consiglio dei ministri ha messo a disposizione di tutti un sito in cui si possono trovare servizi digitali gratuiti. È possibile leggere il giornale gratuitamente, avere minuti offerti da compagnie telefoniche e accedere a piattaforme per il co-working in regime di smart working. Se volete dare uno sguardo cliccate qui.

Questo è il nostro piccolo contributo per iniziare a fare qualcosa di concreto, per segnalare opportunità e offrire aiuto. Se siete a conoscenza di servizi che possono contribuire al bene di tutti, per favore, scriveteci e segnalateli. Noi li condivideremo. Insieme, supereremo anche questa sfida che, in molti casi, visti i nostri precedenti, sembra quasi facile.

A noi piace pensare che nel nostro piccolo siamo dei super eroi con la casacca gialla. 

AVANTI TUTTA, AVANTI INSIEME!
In un mondo che ci dice di mantenere le distanze, ancora una volta, noi, vogliamo abbatterle.
Per l’integrazione, per un OGGI migliore!

Ecco segnalazione aggiuntive

 

 

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