Quanti sono i sensi dell’essere umano?

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“Hai un sesto senso” si dice attribuendo a qualcun altro una sorta di super-potere, che va oltre i canonici cinque sensi. Eppure i sensi conosciuti sono ben più di cinque. Per l’esattezza sono 9, senza contare i sensi secondari, che porterebbero la lista addirittura a 21. A vista, udito, olfatto, gusto e tatto bisogna infatti aggiungere equilibrio, termoricezione, propriocezione e dolore.
A noi sembra opportuno aggiungere il senso del tempo.

Ecco la lista completa:
1, Vista. Volendo essere puntigliosi, questo senso potrebbe essere diviso in due, dato che ci sono due distinti tipi di recettori, i coni e i bastoncelli, che rispettivamente percepiscono il colore e il movimento.

2. Gusto. Anche in questo caso, qualcuno ritiene che dovrebbe essere diviso in cinque (forse sei) in base al tipo di gusto percepito, ma sarebbe probabilmente una distinzione di pura pignoleria. Abbiamo detto cinque gusti, perché i sapori percepiti non sono solo dolce, salato, amaro, aspro, ma c’è anche l’umami, cioè il gusto di glutammato (presente nei cibi ricchi di proteine come carne e formaggio). Inoltre, studi recenti farebbero pensare che ci sarebbe un sesto gusto, con delle papille gustative specializzate per il grasso.

3. Udito. La capacità di percepire vibrazioni nell’aria o comunque nel gas/liquido in cui si è immersi.

4. Olfatto. La capacità di sentire odori e profumi. I sapori vengono generati dalla combinazione di gusto ed olfatto.

5. Tatto, è il senso umano che permette agli esseri viventi di rilevare la presenza di stimoli, tramite il contatto dell’epidermide con gli oggetti esterni. La sensibilità tattile interessa una vasta superficie corporea: sono circa 130 i recettori tattili per ogni centimetro quadrato di pelle.

6. Termopercezione. E’ la capacità di percepire la temperatura: il freddo, il caldo. Anche in questo caso, qualcuno ritiene che bisognerebbe considerare due sensi distinti, per la diversità dei recettori e dei meccanismi di rilevamento.

7. Propriocezione (o cinestesia). È la capacità di percepire la posizione del proprio corpo e dei singoli arti nello spazio. Per la cronaca, è uno dei sensi che vengono alterati dal consumo di alcol, ed è quello che viene testato con il noto metodo “chiudi gli occhi e toccati il naso”

8. Dolore. Una volta si credeva che il dolore fosse un “sovraccarico” di altri sensi, come il tatto, ma in realtà il dolore ha dei recettori ed una rete sensoriale propria. Anzi, in realtà ce ne sono tre distinte: quella cutanea sulla pelle, quella somatica su ossa e giunture, e quella relativa agli organi interni.

9. Equilibrio, Permette di percepire le accelerazioni (compresa quella di gravità). L’organo dell’equilibrio è il labirinto vestibolare, che si trova nell’orecchio interno.

10. Tempo. Non è chiaro come funzioni la percezione del tempo (e per questo non tutti sono d’accordo nel considerarla come un senso), ma è un dato di fatto che gli esseri umani hanno una percezione molto precisa del tempo, specie da giovani.

Questi invece possono essere ricondotti ad altri in maniera abbastanza diretta e quindi in quanto secondari non dovrebbero essere aggiunti alla lista.

11. Pressione. Comunemente chiamata “tatto” (che però spesso viene associato anche ad altri sensi), è la capacità di percepire una pressione su una zona specifica del corpo.
12. Prurito. Per quanto la cosa possa sorprendere, il prurito ha un sistema sensoriale proprio, distinto da quello del tatto.
13. Tensione. Permette al cervello di controlla lo stato di tensione e contrazione dei muscoli.
14. Stiramento. Recettori specifici per lo stiramento e l’allungamento si trovano in particolare nei polmoni, nella vescica, lo stomaco e l’intestino. Spesso questo senso sarebbe anche collegato ai mal di testa, in particolare collegato alla percezione di dilatazione dei vasi sanguigni.

E’ invece difficile stabilire se questi debbano essere considerati sensi. Ma del resto se non sono sensi, cosa sono? Non si dice forse ho una “sensazione di fame, di sete”?

15. Chemiopercezione. È la percezione degli stimoli chimici, in particolare attivata dagli ormoni.
16. Sete. La sete è un senso autonomo, che si attiva quando l’idratazione del corpo scende.
17. Fame. Anche la fame ha una sua autonoma rete sensoriale.
18. Magnetismo. È la capacità di percepire campi magnetici. Negli esseri umani, questa capacità non è particolarmente spiccata come in alcuni uccelli che sono perfettamente in grado di percepire il campo magnetico terrestre (e usano questo per orientarsi), ma c’è comunque una sensibilità di base.

in seguito alla pubblicazione di questo post sulla nostra pagina Facebook una nostra “follower” ha scritto.
Manca il buon senso.
“Non è una facile boutade, ma credo sia il contenitore di tutti gli altri. Quello che ci permette di non esserne schiavi, ma neanche di ignorare la complessità vitale e la sinergia di tutti gli altri.”
Come non essere d’accordo.
E’ anche con il buon senso, tra l’altro, che riusciamo a compensare le carenze di uno o più sensi.

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