Il diario di bordo del capitano

di
5 settembre 2019

Tratte dal profilo Instagram di Velisti per Caso, le pagine del diario di bordo del nostro capitano Bruno Morelli. Sono racconti in presa diretta dal mare, ricchi di dettagli dei luoghi che abbiamo visitato e delle sue impressioni sulla vita a bordo.

Dalla sua postazione al timone, a poppa, osservava con il suo sguardo vigile e attento e, chissà quando, scriveva.

#24agosto ~ Oggi per Adriatica inizia una nuova e stimolante esperienza. Siamo a #Napoli e abbiamo imbarcato un equipaggio composto da due non vedenti, cinque ipovedenti e tre vedenti, tutti molto simpatici e carini. È il progetto della ONLUS @noisy_vision, dal titolo “A Nettuno piace giallo”, che si inserisce nella campagna #YellowTheWorld, volta a sensibilizzare la comunità sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione sociale intesa come l’abbattimento e il superamento delle barriere sensoriali e culturali. Colore chiave il Giallo, tono ben visibile agli ipovedenti e tinta dell’energia più creativa e dinamica. Ero un po’ preoccupato all’inizio, lo confesso, in quanto una barca a vela come #Adriatica è complicata e piena di “trappole” anche per un vedente. Ma dopo averli visti attraversare senza paura la passerella (una tavola di legno larga mezzo metro e lunga due metri e mezzo), scansare i boccaporti e il paterazzo, arrivare al pozzetto centrale ed entrarvi scavalcando il bordo insidioso e i verricelli, mi sono tranquillizzato. Questa crociera sarà un successo e un gran divertimento, ne sono sicuro.
Adriatica è piaciuta moltissimo e i suoi ospiti hanno subito imparato le cose importanti della vita di bordo. E poi tutti a cena in uno “chalet” ristorante del lungomare di Napoli a mangiare il “cuoppo” di pesce. ~ Bruno, Skipper di Adriatica
#25agosto ~ Finalmente si parte. Lasciamo #Napoli e dirigiamo verso #Procida. Mesi di attesa, messaggi, telefonate per questa crociera tanto attesa che ora è realtà. Dario, presidente di #NoisyVision, ideatore e organizzatore di questo bellissimo progetto coi non vedenti e gli ipovedenti su #Adriatica, mi raggiunge al timone ed emozionato mi abbraccia. Felice. Fatico a rimanere impassibile, come si conviene a un presunto lupo di mare, il poco vento mi irrita gli occhi e li inumidisce. Sono felice anch’io, questa crociera me la ricorderò per sempre. Osservo dalla timonería il mio equipaggio che saluta Napoli urlando al cielo. Sfilano alla nostra dritta Mergellina, Posillipo, Bagnoli, Nisida e poi Capo Miseno. Andiamo a motore, vento troppo debole per le 50 t di Adriatica. Prende il timone Vincenzo, siciliano trapanese dalla simpatia e parlantina incontenibile. È cieco, ma dopo pochi minuti capisce come si regola il timone, come accostare a dritta o a sinistra, come andare dritto. Mi sorprende dicendomi che un suo riferimento è il sole o meglio il calore del sole sulla pelle. È un vero navigatore scalzo, come alle origini della navigazione, contano le sensazioni, non gli strumenti elettronici. Arriviamo a Procida e ancoriamo nella baia a sud-est dell’isolotto di #Vivara. Nel pomeriggio ci aspetta #Ischia. Dobbiamo ringraziare di cuore il Comandante Andrea Meloni della Capitaneria di Porto di Ischia che si è interessato al progetto e ci ha trovato un posto in porto gratuito presso Ischia Risorse Mare, ringraziamo tantissimo Il direttore Leonardo Montagna per l’ospitalità e la sensibilità, che in agosto assume un valore ancora maggiore. Arriviamo in banchina e grazie a due ormeggiatori gentili e professionali siamo in pieno centro. Ischia è bella e confusa, piena di vita, il porto è animato da un viavai continuo di traghetti, mezzi veloci e imbarcazioni di ogni tipo. A terra turisti e locali animano le banchine e le vie del paese. È tempo di sbarcare per una visita al paese. Io rimango a bordo, doccia veloce, e poi aperitivo in banchina. Fra un po’ rientreranno tutti a bordo. La serata è ancora lunga e la nostra voglia di vivere è tanta. ~ Bruno
#26agosto ~ La sosta a #Ischia è stata una sorpresa piacevole. La mattina è venuto a salutarci il Comandante della Capitaneria di Porto Andrea Meloni e poi ci ha ospitati anche Leonardo Montagna, direttore di Ischia Risorse Mare, entrambe persone sensibili e attente alla disabilità e alla sostenibilità. Non riusciamo ad andare a vela, ma è tempo di teoria della vela. L’insegnante è Giuseppe, giovane triestino non vedente con la passione della vela e delle regate. Sul tavolo del pozzetto compare un foglio di carta gommata, dove sono incisi in rilievo i disegni dell’angolo morto, delle andature, della regolazione delle vele. Agli occhi si sostituiscono i polpastrelli, che lievemente e con precisione seguono i segni sulla carta. Un modellino in 3D rappresenta una barca a vela. Le mani fanno il resto, simulando di volta in volta o le vele o il vento. E tutti sono attenti alle precise spiegazioni di Giuseppe, che materializza vento, vele e barca. Sono stupito dai gesti, seguo le mani, ascolto le parole e finalmente capisco come si possa apprezzare la vela anche se sei privo della vista. Decisamente in questa crociera è più quello che ricevo di quello che do.
Dopo la lezione, tra Ischia e #Ventotene, ci fermiamo in deriva a fare il bagno nel blu, su 800 metri di fondale. Una breve sosta e poi proseguiamo fino a Ventotene. Ancoriamo a sud del porto romano, di fronte al faro, per l’ultimo bagno del giorno. Alle 17.30 ci attendono in porto, dove ormeggiamo all’inglese alla banchina al transito. Elena ci attende al museo archeologico, dove si passa dai reperti delle navi alla villa romana di Ventotene. Con gentilezza, entusiasmo e competenza ci guida attraverso ancore antiche, anfore, letti con decorazioni ossee, pavimenti intarsiati fino a un pezzo straordinario, una valvola a sfera in bronzo di epoca romana, ancora funzionante fino a poco tempo fa. La nostra guida fa toccare con le mani i reperti più importanti, un modo efficace di “vedere” la storia dell’isola. La serata si conclude con un ballo in piazza con la musica di un gruppo che canta Paolo Conte, poi aperitivo e birretta. Direi che per oggi può bastare. ~ Bruno
#27agosto ~ Lasciamo #Ventotene con un po’ di rimpianto, un’isola dove passare una settimana a fare bagni e a meditare… Si alza un venticello leggero di ponente, finalmente andiamo a vela. Armiamo il #CodeZero, una grande vela non inferita da vento leggero simile al gennaker, ma più adatto alla bolina larga e al traverso. Giuseppe al timone, io alle manovre. Adriatica comincia a navigare a vela, fino a 5 nodi con 6 o 7 nodi di vento apparente. Giuseppe non vede, ma con la sua sensibilità orza e poggia istintivamente per mantenere la vela piena di vento e la barca veloce, lui è un navigatore scalzo, non ha bisogno di strumenti di navigazione. #Ponza è all’orizzonte, ma a noi interessa il silenzio e il vento che ci accarezza e sospinge #Adriatica. Facciamo due lunghi bordi e prepariamo il pranzo grazie a Sharon, Federica e Nadia. Ridiamo, scherziamo, ascoltiamo musica in pozzetto. Potremmo continuare all’infinito. Arriva l’ora di dirigersi su Ponza per la notte. Avvolgiamo il Code Zero e accendiamo il motore. Subito dopo una sorpresa: 3 delfini, delle stenelle, vengono a trovarci e a giocare sul dritto di prua con salti e capovolte! L’equipaggio è incontenibile, persino Dario “selfista” compulsivo dimentica il telefonino per godersi il momento. Un’oretta e arriviamo a Ponza, a #CaladelCore, baia magnifica con le falesie a picco su un mare dal fondo di sabbia bianca. Prima di cena ci riuniamo a tavola e rimaniamo in silenzio ad ascoltare il mare, la brezza e i nostri pensieri. Ognuno di noi è invitato da Dario ad esprimere una sensazione su questa crociera… Le parole chiave sono ringraziamento, sospensione, scoperta… messaggi racchiusi in una bottiglia che affideremo al mare, sperando prima o poi qualcuno li legga. Dopo cena tutti sul ponte a guardare le stelle spiegate da Vincenzo, un non vedente con una gran fantasia e una parlantina ancora più grande: anche questo succede in questa crociera unica, che rimette in discussione molti luoghi comuni. È stata una lunga giornata che ci ha uniti evidenziando le caratteristiche di ognuno: al di là del giro in barca a vela, è questa una delle cose che stiamo cercando. ~ Bruno
#28agosto ~ La giornata inizia prima dell’alba e finirà in piena notte, 120 miglia e 18 ore di navigazione ci separano dall’#Argentario. Alle 5.45 siamo sul ponte a guardare l’orizzonte, linea di transizione fra il blu del mare e il celeste del cielo, in mezzo le sfumature pastello del rosso. Partiamo in silenzio colmi della bellezza dell’alba nascente. Anche una nave solitaria ancorata in mezzo al mare ha una bellezza struggente e evoca viaggi lontani. #Ponza sfila a dritta, prima il Frontone poi Punta della Madonna e della Guardia, fino a #ChiaiaDiLuna da cui vediamo sorgere il sole. Il mare è liscio, Adriatica viaggia tranquilla a 8 nodi. La barca riprende vita, routine ipnotica in un micromondo. Federica e Sharon si prendono cura degli altri preparando il pranzo in pozzetto. Andiamo a vela per un’ora, potenza del #CodeZero che con 6 nodi di vento apparente ci fa filare a 4, solo una parentesi in una lunga smotorata. Abbiamo ancora carburante, ma è meglio fare un rabbocco tra Ponza e l’Argentario. Operazione difficile col pescaggio di Adriatica, dobbiamo aspettare l’arrivo a #RivaDiTraiano verso le 19. Ci accoglie il gestore, un personaggio: torso nudo bruciato dal sole, catenone al collo, immancabili RayBan vintage e, tocco finale, sigaretta in bocca. Ci guarda curioso, un po’ alticcio fra birre e vino, ma molto composto in coperta. Poi il cielo si infiamma della luce rossastra del sole. Usciamo puntando sul tramonto, uno dei più belli mai visti. A bordo si formano piccoli gruppi che ricercano un momento di serenità. È notte, si cena all’interno per non accendere luci che disturberebbero la guardia di navigazione. Finalmente avvistiamo il faro di #PortoErcole a prua, un paio d’ore e potremo riposare. Il radar di Adriatica ci tiene lontani dai pericoli. #Giannutri sfila al traverso, avvistiamo a n/o il faro di Punta del Capel Rosso del Giglio. Arriviamo dopo mezzanotte alla spiaggia della #Feniglia, est di #PortoErcole e #CalaGalera, dando fondo su 8mt di fondale di sabbia. La lunga giornata di navigazione è finita, stanchi ma soddisfatti continuiamo a scherzare un’altra ora, quasi non volessimo lasciarci. Ormai siamo un vero equipaggio. Bruno
#31agosto ~ Oggi #Adriatica rientra all’#Elba da cui è partita il 22 luglio senza più fermarsi: Ventotene, Ponza, Ischia, Procida, Napoli, Sorrento, Capri, Eolie, Argentario sulla via del ritorno, oltre 1000 miglia di mare.
La rotta passa vicino alle Formiche di Grosseto, ci fermarmiamo per un bagno promesso a Sharon, una ragazza il cui secondo elemento è il mare. Non oso ancorare sulla Formica Piccola per paura di incagli. Rimango in deriva, una corrente di quasi un nodo impone cautela. Acqua blu cristallina, cormorani, pesci di ogni tipo, un’oasi naturalistica in mezzo al mare! Bagno fantastico, Sharon è raggiante e anche gli altri.
 Riprendiamo la rotta, c’è foschia e l’Elba si intravede appena. Quando avvisto la rocca di #Portoferraio mi sento a casa.
Mi fermo davanti a Punta delle Grotte per avvertire Capitaneria e Darsena dell’arrivo.
Vicino alla Torre Martello la vedetta della Guardia Costiera ci saluta tagliando la nostra scia con una serie di manovre a zigzag. Entriamo in Darsena con questa scorta prestigiosa un po’ imbarazzati.
Arriviamo in banchina accolti dagli ormeggiatori Marco, Daniele, Nicola, Riccardo che conosciamo da anni, la loro cordialità ci fa sentire nel posto giusto. A terra un ufficiale della Capitaneria ci porta i saluti del Comandante Petrillo e ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa. Ci basta questa accoglienza calorosa!
Il mio equipaggio non vuole scendere a terra!
Non tutti vanno a dormire, trattenuti dalla magia che si è creata su Adriatica che avvicina persone sconosciute solo fino a pochi giorni prima, anime connesse dagli occhi e dalle parole. Sabato siamo attesi da Sara ai #SassiTurchini, moderna struttura di turismo solidale a accessibilità allargata a #PortoAzzurro nata dall’Associazione Volontari Gruppo Elba. Sara è una bella persona che ha fatto una scelta di vita solidale mettendosi in gioco in questa struttura. Siamo ospiti del Marina L’oasi degli Dei, grazie a Sara e al Comune di Porto Azzurro. Gisella Guelfi, assessore alle politiche sociali e giovanili, verrà a bordo per conoscere Adriatica e parlare del progetto di @noisy_vision… (continua su #Velistipercaso .it) ~ Bruno

 

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