Nino, la nostra guida, ringrazia i partecipanti del cammino

di
7 aprile 2019

Carissimi camminanti ,
su Facebook video e foto del viaggio Giallo si rincorrono, commenti e mi piace li inseguono. Volevo scrivervi già il giorno successivo ma lasciar decantare ha i suoi benefici. Ogni situazione e aspetto dell’esperienza acquistano peso, valore, visuali diverse , un po’ come il vino quando si mette a ossigenare nel decanter. Abbiamo da poco terminato una bella e intensa esperienza ma il vortice del quotidiano me la fa sembrare già lontana. Come è mia usanza fare, all’inizio di ogni viaggio a piedi, saluto il gruppo dando il benvenuto a ognuno e ringraziando per tutto ciò che uno porta con se e agli altri. A questo giro quel momento iniziale è stato assorbito da altri aspetti da gestire complice il vento e l’iniziale ritardo che ci hanno spinti a partire in fretta per cercare un luogo più riparato per riunirci così come alla fine ci siamo salutati velocemente per il treno che impelleva.
Lo faccio ora.
Un grazie grande a tutti, a tutti quelli che ci hanno creduto e che, anche se per un solo giorno, hanno scelto di esserci. A me piace tuffarmi nelle nuove esperienze e realtà affrontando l’incerto, il sale di ogni tipo di viaggio, come una opportunità, immaginando che, a seconda del modo, dell’apertura che si pone tra noi e ciò che ci circonda si possa andare oltre. Buttarsi a capo fitto in ciò che a pelle è in accordo con il proprio sentire. Io ho provato a impegnarmi  perché così potesse essere anche per voi e spero che ciò lo sia stato o lo potrà essere. Per ognuno che ha conosciuto persone, storie, vite diverse, realtà a cui proporre le sue competenze ci potrà essere, se e come lo vorrà, un seguito a questo cammino, nuove porte che si apriranno e nuovi percorsi di vita da sviluppare. Lo fu così per me nel 2008 e in ogni progetto e evento che ho contribuito a realizzare ho speso tempo e energie perché potesse accadere anche per altri. Io ho vissuto in modo molto diverso questo viaggio rispetto al cammino sulla Via degli Dei dove ero un volontario accompagnatore  o come altri viaggi in cui ho fatto da guida ad un  gruppo con un solo non vedente presente. Già, perché il ruolo di guida che ti impegna su ogni fronte alla fine ti limita per altri aspetti. Per dare attenzione a tutti si finisce, a volte, per non darne abbastanza a ognuno, specie quando il gruppo è numeroso. Avrei voluto avere maggior tempo per ascoltare ognuno di voi, dedicare maggior tempo al singolo approccio con l’asino e altro ancora.
La consolazione per me – conosciuto per quello che rende infinite le giornate e che non fa perdere i tramonti a nessuno – di avere terminato le tappe con il gruppo unito nonostante le differenze di allenamento e di passo e di avere ritagliato adeguato spazio di tempo per le vostre cure personali.

Io rimango fedele al “Piccolo è bello” e a quello cerco ogni volta di tornare. Allora mi tornano in mente i bei momenti in cui ho accompagnato , all’interno di un piccolo gruppo, Paolo Garganese, caro amico non vedente che alcuni di voi conoscono. Giornate di cammino lunghe e in condizioni meteo difficili e durante le quali, salvo alcuni momenti in cui gli altri partecipanti, di loro volontà, si sono misurati con l’aiuto e l’accompagnamento offerti a Paolo, l’ho seguito in ogni momento. Bene, allora concludo  confermandovi la mia sentita volontà di replicare queste situazioni. I non vedenti e gli ipovedenti sanno che in ogni viaggio che proporrò ci sarà sempre almeno un posto assicurato per loro e dove, indipendentemente dalla dimensione del gruppo, io curerò di persona l’accompagnamento di uno di loro o di amici e conoscenti che abbiano lo stesso handicap visivo. Ma di posti disponibili e nell’ottica dell’inclusione ce ne potranno essere più di uno qualora avrete un amico accompagnatore. Come dice Marco M. (che sono sicuro avrà già acquistato un vero  zaino …) i non vedenti e gli  ipovedenti non sono super eroi da elogiare in ogni situazione ma sono e vogliono essere persone normali che si impegnano in ogni situazione a superare il loro disagio visivo. Io dico anche che il loro esempio e tenacia e la loro visuale sulle situazioni sono però grande occasione per i normodotati per riflettere e diventare fonte di arricchimento interiore. Grazie ancora a tutti e a presto.
Buona Vita.
Nino Guidi
Fondatore e Presidente di Montagne di Legami, Guida Ambientale Escursionistica e socio di NoisyVision

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