Al raduno YellowTheFuture abbiamo sognato un albero

di
10 gennaio 2019

Il 23 Dicembre scorso si é svolto YellowTheFuture, il primo raduno dei soci di NoisyVision.

15 soci, provenienti da diverse città d’Italia si sono trovati in Romagna, ai piedi dell’Appennino. Sono arrivati da Firenze, Siena e Pisa in automobile, da Roma, Padova, Imola, Modena e Milano in treno.
Tante direttrici convogliate contemporaneamente  in un piccolo borgo d’Italia, Brisighella, anzi in un luogo ancora più piccolo e a pochi chilometri di distanza, il rifugio Ca´ Carné, nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.

È bello ritrovarsi così, immersi nella natura, tra foglie e cumuli sparsi di neve. È bello condividere ciò che ognuno ha portato da casa propria per un pranzo dal menù improvvisato, ma quanto mai completo e gustoso. Formaggio, salame di mora romagnola, torte salate, olive piccanti, focacce. pane fatto in casa e vino.


Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata lungo i sentieri del Parco, in compagnia di chi lo conosce come le sue tasche: Marina Lo Conte, Assessore del Comune di Riolo Terme con deleghe in materia del Parco stesso, e un esperto speleologo, Massimo Ercolani, che da anni si cala nelle viscere delle rocce di queste zone.

É arrivato quindi il momento di mettersi al lavoro. Ci siamo riuniti nella sala riunioni del rifugio e abbiamo iniziato a interrogarci sull’identità dell’associazione, i suoi obiettivi e come si vuole collocare all’interno del panorama italiano e internazionale. Ci siamo chiesti come venga percepita la nostra comunicazione e cosa possa essere migliorato.

Domande difficili che richiedono tempo e riflessioni individuali.
Abbiamo provato a strutturare la discussione rappresentando un albero, il nostro sogno, che va piantato e coltivato.
Le radici sono la Vision dell’associazione mentre il tronco, il fusto, é la Mission, che serve ad attuare il sogno della Vision e a metterlo in pratica.


I rami sono gli obiettivi da sostenere e rimodulare di anno in anno per far crescere l’albero e dargli nuova linfa. Vogliamo che siano ogni volta sempre più articolati, partecipativi ed efficaci.
Dagli obiettivi nascono i singoli progetti, che sono i frutti dell’albero.
Toccherà poi al bravo giardiniere, il direttivo dell’associazione, a decidere, con sensibilità e lungimiranza, quali rami lasciare crescere e quali tagliare affinché l’albero cresca sano nei tempi gusti e si trasformi nel sogno che abbiamo concepito, nella visione che abbiamo avuto.
Vogliamo che questo albero cresca in un grande bosco, dove potremo assaggiare altri frutti. Questo sará il bosco delle collaborazioni, delle altre visioni, dei progetti simili e vicini.

Questa rappresentazione e la sua descrizione sono state facilitate da Nino Guidi, fondatore dell’assocazione Montagne di Legami, con cui stiamo realizzando il progetto “Anche agli Asini PIace Giallo” che vedrá ipovedenti, non vedenti e normo vedenti camminare per 70 chilometri in compagnia degli asini.

Dopo qualche ora di discussione é arrivato un Babbo Natale molto speciale, Dario Sorgato, presidente di NoisyVision. Completamente vestito di giallo, dal cappello alle scarpe, ha consegnato ai presenti un dono ancora più speciale. Un pacchetto giallo, chiuso da due fiocchetti di stoffa, rispettivamente gialla e nera,  e contenente il logo nero in tre dimensioni di NoisyVision applicato su una targhetta di plexiglass gialla. Un dono tridimensionale, tutto da toccare e fatto a mano, che racchiude i valori principali e fondanti di NoisyVision: la semplicità, la matericità e, al contempo, il significato profondo dei sensi.
Un oggetto bello da vedere quanto da toccare.

Il lauto pranzo non ci ha impedito di apprezzare la cena predisposta dal rifugio e gustata vicino al camino acceso, in una atmosfera conviviale da antivigilia.

Tutto perfetto per un brindisi al nuovo anno associativo e al futuro giallo che sogniamo.
É bene ricordarlo: per noi il giallo é il colore del possibile, il colore dei sogni.
Tutto perfetto per queta notte speciale.
Luna piena nella notte dopo il Solstizio d’Inverno. Una di quelle notti che capitano una volta nella vita.
La passeggiata dopo cena, al chiaro di luna, ci ha fatto percepire ancora più intensamente il valore di questo raduno.
Eravamo circondati da alberi, che non riuscivamo a vedere nonostante la luce della luna. Eppure avevamo appena piantato un albero che non ha bisogno di un buon residuo visivo per essere visto. È esso stesso Visione. Questo’albero-sogno è destinato a crescere.

 

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