Anche Agli Asini Piace Giallo – Un nuovo cammino accessibile

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Nel maggio 2016 NoisyVision ha promosso un cammino lungo la Via degli Dei per non vedenti e ipovedenti, Anche Agli Dei Piace Giallo.
L’evento é stato uno strepitoso successo, grazie all’aiuto dei volontari del CAI Bologna Est, sezione Mario Fantini e al supporto di molte persone e istituzioni dei luoghi percorsi, tra cui le amministrazioni comunali.
Successo anche dal punto di vista della sensibilizzazione sul tema dell’accessibilitá edella mobilitá per gli ipovedenti, parole chiave della campagna #YellowTheWorld, iniziata da NoisyVision nel 2014.
Con il supporto di Appennino Slow, l’iniziativa é diventata un format ripetibile, con il nome In Montagna Siamo Tutti Uguali.

Vogliamo annunciare un nuovo evento, che vuole riprendere la scia di queste iniziative e che ha preso forma proprio da sinergie nate durante il cammino.
In questa occasione collaboreremo con Nino Guidi, camminatore, Guida Ambientale Escursionistica, fondatore dell’associazione Montagne di Legami, che offre, tra le tante iniziative, trekking con asini.
Eccoci qui, pronti, per colorare di giallo, ovvero rendere accessibile un nuovo cammino. Vogliamo provare questa esperienza con gli asini, perché se agli Dei piace Giallo, siamo certi che

ANCHE AGLI ASINI PIACE GIALLO
70 chilometri in 4 giorni lungo la Via di transumanza con gli asini,
dalla campagna pisana, attraverso le colline, fino  al mare.

Un viaggio a piedi, accessibile e inclusivo
per non | ipo | normo vedenti.

Dal 28 al 31 Marzo 2019.
Numero massimo di partecipanti iscritti 14.

337 Euro*  per persone senza difficoltá visive
395 Euro* per persone con disabilitá visive

Possono partecipare persone non vedenti, ipovedenti e normovedenti, che condivideranno questa esperienza alla pari, aiutandosi reciprocamente.
Un viaggio fantastico al ritmo lento dei compagni asini, un percorso di scoperta della natura attraverso i sensi, dove la vista perderá importanza, per lasciare spazio a un sentire piú profondo, proprio grazie alla presenza di persone con disabilitá visive.

Pippa e Lulú, le asine, ti aspettano!

Evento organizzato e gestito dall’associazione Montagne di Legami
accompagna Nino Guidi, guida AIGAE, e Renzo Rossi, coadiutore con gli asini.

Scarica il programma completo e dettagli organizzativi qui
Per iscriverti scarica il modulo qui, da inviare agli indirizzi email delle associazioni presenti nel modulo stesso.

(*) Le persone senza disabilità visive aiuteranno quelle con disabilità visive – parziale o totale -, in maniera costante e per tutta la durata del viaggio. A fronte di questo impegno, per quanto sia la base necessaria per un viaggio inclusivo, gli organizzatorino riconoscono una lieve differenza di quota.

AGGIORNAMENTO: 27 NOVEMBRE 2018
IL GRUPPO È COMPLETO.

Se riceveremo ulteriori iscrizioni saranno messe in lista d’attesa in caso di disdette.

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Interessante, in questo contesto, sapere che l’asino ha un campo visivo molto ampio; gli occhi dell’asino sono posizionati lateralmente con un campo visivo monoculare (laterale di 215 gradi, globale e circolare di quasi 360 gradi e binoculare) cioè nella parte anteriore quando il campo visivo attraversa entrambi gli occhi, la vista è molto limitata circa 60-70 gradi. Non riesce a guardare in alto e la sua vista notturna è buona. Percepisce gli oggetti così come fa l’uomo, però in relazione alla grandezza; non si ha certezza sulla percezione dei colori. Riescono a distinguere il rosso dal blu, non il verde dal grigio. La sua vista è sfuocata ed è normale che un asino si possa bloccare quando trova ombre alternate a fasce di luce.

L’olfatto è uno dei sensi più sviluppati e viene utilizzato non solo per riconoscere il cibo ma anche per identificare la presenza di altri animali e dell’uomo. Tra gli erbivori è ritenuto quello in grado di riconoscere il maggior numero di sapori, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “raffinato giardiniere”.

Per saperne di piú:
Gli asini, altro che pigri e cocciuti!
L’asino bianco dell’Asinara (presentano una marcata fotofobia e un’andatura incerta in ambienti luminosi, proprio come molti ipovedenti)

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