Il buio e il silenzio. Pensieri di eclissi

di
27 luglio 2018

Sono giorni che tento di dare forma a pensieri in parole, di scrivere un post coerente, logico, illuminante, come so fare io. Ebbene non ci riesco. É come se in testa avessi il chaos primordiale, mille intuizioni che si annodano, idee che si confondono, pensieri contradditori e sfumati che soffiano e fischiano ma non parlano. E io lì, con la penna in mano, o meglio con la tastiera sotto le dita e…niente.

C’è Luna Piena e oggi si verifica un´eclissi lunare. Il buio che oscura la luce. L’ombra che spaventa. Il silenzio assordante che ci rende inquieti. Dal bagliore del plenilunio al buio dell’eclissi. Metafora di noi e delle nostre emozioni, del nostro sentire che non è stabile, non è logico, non è razionale. É altro. E noi – che lo vogliamo o no – non siamo solo razionalità.

La  verità è che nè il buio nè il silenzio sono il nulla che tanto spaventa. Siamo noi a interpretarli così, perchè nell’apnea del ragionare e agitarsi ad ogni costo, non sembrano esserci strumenti di interpretazione logici per starci dentro. E forse anche per questo, potremmo avere paura o almeno sentirci disorientati, scossi, destabilizzati.  Nè il silenzio nè il buio sono decifrabili dalla mente razionale per quanto sia agile. Silenzio e buio parlano altre lingue. Sono altro. E cosa conosciamo di questo “altro”? Cosa sappiamo di questo “altro” che comunque vive in noi, accanto alla ragione, o forse un poco più in giù?

Mentre mi affannavo a cercare un filo logico nei miei pensieri mi ritornavano in mente alcune mie sfuriate ansiose. In quei frangenti c’era sempre una Maestra che mi suggeriva di fermarmi a respirare. E la mia razionalità che si dimenava contro l’idea che l’immobilità, il silenzio, il buio potessero portare qualcosa di buono.

E se invece fosse proprio così? Se invece fosse che ascoltando da dentro solo il nostro respiro, potesse succedere qualcosa? Qualcosa che profuma di quel benedetto “altro”? Se anche la Luna ritorna inevitabilmente a splendere perchè così come entra nel cono d’ombra, così ne esce, allora forse  possiamo fidarci del nostro respiro e delle nostre basse maree (tu chiamale emozioni se vuoi) e imparare a starci dentro, per tornare a brillare della nostra luce migliore.

La Vita ci propone diverse possibilità per avere fiducia nelle nostre ombre, nel buio e nel silenzio. E stavolta a regalarci un’opportunità è proprio la nostra Luna, l’astro che ci porta su e giu con le sue maree, che governa i cicli femminili e illumina le nostre emozioni.

Che guardiamo o no questa eclissi, che possiamo vederne fisicamente gli effetti cromatici e luminosi, che abbiamo paura o no, che siamo più o meno abituati ad ascoltarci, ci aiuti sapere che lassù qualcosa o qualcuno ci sta invitando ad ascoltare il buio, il silenzio, a stare fermi e lasciare che sia. E ci rassereni sapere che l’invito è rivolto a tutti, anche a chi non vede con gli occhi, a chi non sente con le orecchie, a chi non cammina sulle gambe lungo i sentieri di montagna. Nessun limite ci rende meno umani, e gli Umani hanno le radici a terra, la testa verso il cielo e cuore e pancia proprio a metà strada.

Questo è l’invito a conoscere qualcosa di diverso in noi e intorno a noi. Che sa di buio, di silenzio, ma forse chissà, di luce ritrovata.

Buona eclissi, buon respiro, buona sosta.

Per saperne di più:
Eclissi di Luna – Fenomeno astronomico
Eclissi di Luna – lettura simbolica

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