Ieri era il mio compleanno.
Dai, ditelo che anche a voi piace vedere la bacheca Facebook intasata di auguri. Alcuni inaspettati, magari da qualcuno che non sapete nemmeno chi sia. Auguri in tutte le lingue, da ogni angolo del pianeta.
Ultimamente Facebook è diventato più invadente di quanto non lo fosse già e quindi è quasi automatico inviare gli auguri. Ce lo ricorda e ce lo suggerisce.
Ma questa è un’altra storia.
Quella che voglio scrivere è la storia dei libri.
E’ da diverso tempo ormai che non provo piacere nella lettura dei libri di carta.
“Si ma vuoi mettere sentire la carta, l’odore, la texture. Arricciare le pagine, sottolineare, prendere un appunto…”
E sti cazzi?
No, non posso più leggere i libri di carta. Dovrei montare una lente aggiuntiva sugli occhiali, trovare le condizioni di illuminazione giuste e la posizione corretta per non spaccarmi la schiena.
Da quando ho comprato il Kindle (libro elettronico) ho riscoperto l’enorme piacere della lettura.
Durante il viaggio in Peru ho letto 3 libri. Ho letto al buio steso sul sedile dei bus che viaggiavano di notte, ho letto in aereo, in camera. Ovunque. Che gioia. Che ritrovato piacere.
Tempo fa un collega mi aveva regalato un libro e per poterlo leggere ho dovuto comprare la versione digitale.
Mi ero ripromesso di diffondere la notizia che regalarmi libri non era la cosa migliore.
Ma non l’ho fatto.
E ieri, per il mio compleanno, ne ho ricevuti quattro.
Tutti di carta.
Cazzo! Ho pensato.
Nell’atmosfera gioviale dei festeggiamenti ho esternato i miei problemi e forse non è stato carino nei confronti di chi mi aveva regalato i libri.
Alcuni erano ancora incartati e non sapevo che libri erano. Erano parole a caso.
Il fatto rimane, indipendentemente dal libro.
Ma in tutto questo mi sono dimenticato di alcuni fattori importanti, che solo la lucidità del giorno dopo mi ha permesso di vedere, anche alla luce dei titoli dei libri stessi.
Il libro rimane uno dei regali piu belli che si possano fare.
Sono oggetti belli da esporre, che stanno bene in qualsiasi scaffale, indipendentemente dallo stile dell’arredo.
Il libro è uno dei regali più personali che si possano fare. C’è dietro la scelta della storia. C’è il motivo.
Può essere un libro che ci è piaciuto tantissimo e si desidera che l’amico lo legga, oppure può essere un libro che sicuramente l’amico apprezzerà.
Con i libri si regalano le emozioni, le ispirazioni, i sogni, una destinazione.
Tutto questo non si regala con un libro digitale. Tanto più che Amazon non consente ancora di comprare un libro e inviarlo all’account del destinatario.
Sui libri digitali non si possono scrivere le dediche.
I libri digitali non si possono esporre, mettere sul tavolo, sul comodino.
Il libro rimane un oggetto prezioso e spero lo sia ancora per molto tempo.
E quindi? Come unire le cose?
Comprerò le versioni digitali dei libri che mi hanno regalato. Costano relativamente poco.
Oppure, se proprio volete fare un regalo completo regalate un libro e un voucher per Amazon 🙂
Inoltre sappiate che alcuni ipovedenti usano gli ingranditori.
Insomma, basta sapere come fare.
In altre parole, trovate la formula migliore ma continuate a regalare i libri, anche agli ipovedenti ai ciechi e agli stolti