“Oggi è una giornata no”, mi capita di dire qualche volta. Quando la vista si fa appannata, il mondo sembra velato e gelatinoso, e mi rendo conto di essere tesa o triste, non importa per quale motivo. Ma quella giornata negativa trascorre, e il giorno dopo si ha di nuovo voglia di fare e sorridere.
Una mattina di qualche giorno fa, all’indomani di una di quelle giornate storte, mi sono ritrovata a cantare sotto la doccia, e mi è tornato in mente uno dei più preziosi consigli tra i dieci suggeriti da Ingrid Ricks per vivere bene con la retinite pigmentosa, il numero 9: HAVE FUN (Divertiti). Dovrei ricordarmelo più spesso, e non solo il numero 9.
Ecco, in sintesi, i punti del decalogo:
Ho una chiara immagine della prima volta in cui ho letto il decalogo di Ingrid Ricks, circa un anno fa.. Era una delle prime mattine di gennaio, tempo di bilanci, propositi, nuove idee, ricerche su internet. Mi sono imbattuta per caso in quei dieci consigli e ho deciso di onorarli all’istante. Sono andata in cucina, ho preparato un marocchino degno dei migliori bar e ho brindato a me e al mio saper star bene anche grazie ad una semplice canzone.
I piccoli momenti di serenità e appagamento sono indispensabili, non so dove sarei se non li sapessi riconoscere e vivere. I “Ten tips” del decalogo fanno riferimento proprio a questo.
Se, infatti, i punti dal 2 al 6 riguardano il mantenersi in forma, fare una vita salutare e tenersi informati per quanto riguarda l’aspetto medico in senso stretto, gli altri si riferiscono ad una più ampia idea del benessere.
Penso che evitare lo stress, divertirsi, ricordarsi di ciò per cui si è grati, apprezzare il presente vivendo il momento si riferiscano tutti a quel saper riconoscere il piacere delle piccole cose di cui ho scritto sopra. Per me una chiacchierata con un amico davanti a un buon caffè o a una birra, tanta musica, un bel libro o un film sono un rimedio per le giornate storte, lo stress e tensioni di ogni genere, e un ottimo modo per rilassarmi e passare dei momenti piacevoli.
Quanto alla partecipazione, al confronto, via internet o di persona tramite organizzazioni e associazioni, con chi vive la stessa condizione, con chi sa di cosa tu stia parlando e affronta o ha affrontato gli stessi problemi, credo che anche questa sia un modo per ridurre lo stress e, allo stesso tempo, un piacere. Non c’è niente di meglio dell’esprimersi, del sentire che non si è come alieni sulla Terra, del trovare soluzioni insieme, del potersi sfogare o scherzare su aspetti troppo seri per non essere trattati anche con un po’ di leggerezza.
Insomma, e lo ricordo a me stessa come a chiunque stia leggendo queste righe, DIVERTITEVI e VIVETE IL PRESENTE, perché apprezzare ciò che c’è di bello è il modo migliore per vivere bene nonostante l’ipovisione e, come recita il motto di NoisyVision, non vedere… il problema.
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Carpe diem.