Kevin Frost: quando un sordocieco è il più veloce

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14 marzo 2011

Kevin Frost è fuoriclasse mondiale del pattinaggio in velocità – è classificato come il terzo pattinatore di velocità massima in tutto il mondo nel suo gruppo di età. Questo è una bella prodezza di persè, ma un talento sorprendente se si pensa che Kevin è legalmente sordo e cieco. Frost ha iniziato a perdere l’udito a 11 anni e la vista a 30, ma gli è stata diagnosticata la Sindrome di Usher, solo quando a 32 anni.
Ha una visione tubolare (solo l’8% del normale campo visivo) e un suono deve raggiungere circa 90 decibel perchè lui lo possa sentire.
Tuttavia egli non si è lasciato abbattere, anzi, la malattia lo motiva.
Nel sito personale c’è un elenco di premi che dimostra le sue capacità speciali, ma soprattutto il valore delle sue parole.

“La mia filosofia è se qualcuno ti mostra un negativo, rispondi con un positivo.Io non ho intenzione di mollare”

Questo riassumere le regole guida della sua vita che possono essere applicate anche agli affari, ma per lo più possono essere utili ad altre persone sordocieche.

  1. Tenere il energia positiva: usare tale energia per migliorare ed eccellere.
  2. Dare e condividere: Aiutiamoci aiutando gli altri.
  3. Trovare il modo di affrontare i problemi: la vita non è mai semplice, ma devi tenere il sorriso sulle labbra.

Questo suona molto simile sl motto di NOISYVISION:
“Come imparai a non preoccuparmi e ad amare i miei limiti”, che è un modo per dire che le carenze possono essere trasformate in potenzialità.
Kevin Frost l’ha reso reale.
Vogliamo ringraziarlo per l’esempio e gli auguriamo di continuare a vincere e, auspicabilmente, realizzare il suo sogno di partecipare ai giochi olimpici. Attualmente la Sindrome di Usher e il Comitato paraolimpico internazionale non hanno riconosciuto come sport il pattinaggio in velocità per sordociechi

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